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Passare dal metadone ad altre TAO

Dal metadone al levometadone

  • Il levometadone può essere somministrato 24 ore dopo l’ultima somministrazione di metadone (dose giornaliera in un rapporto 2:1).
  • Esempio: 100 mg di metadone in soluzione 10 mg/ml = 50 mg di levometadone in soluzione 5 mg/ml.

Dal metadone alla SROM

  • La SROM può essere somministrata 24 ore dopo l’ultima somministrazione di metadone (dose giornaliera in rapporto 1:6-8).
  • Esempio: 100 mg di metadone in soluzione 10 mg/ml = 600-800 mg SROM.

Dal metadone alla buprenorfina

Attenzione: se la dose di metadone è superiore a 60 mg/giorno, per non scatenare sintomi di astinenza occorre molta cautela nel passare a un’altra sostanza sostitutiva.

  • Se le dosi di metadone sono elevate (> 50 mg/giorno) si consiglia di organizzare la transizione in un quadro terapeutico residenziale.
  • Riduzione graduale della dose di metadone a 30 mg/giorno, o anche meno.
  • La buprenorfina va somministrata necessariamente per via sublinguale (effetto di primo passaggio).
  • Verificare che la/il paziente non continui a consumare eroina. Se ne ha consumata durante le precedenti 12 ore, il passaggio alla buprenorfina deve essere rinviato.
  • Solo dopo il manifestarsi dei primi sintomi di astinenza, si inizia con una prima somministrazione di 2-4 mg di buprenorfina (eventualmente anche 8 mg), ma almeno 24 ore dopo l’ultima assunzione di metadone.
  • Attenzione: se si somministra buprenorfina troppo presto, si possono indurre sintomi di astinenza.
  • Circa 1-2 ore dopo la prima somministrazione di buprenorfina occorre valutare l’effetto raggiunto e, in base al bisogno e alla tollerabilità, somministrare una seconda e eventualmente una terza dose (di 4-8 mg).
  • Sotto controllo medico si aumenta gradualmente la dose di buprenorfina a intervalli di 24 ore, fino a raggiungere la dose giornaliera ottimale (incrementi: 4-8 mg/giorno).
  • Dose giornaliera massima: 32 mg di buprenorfina.
  • Contrariamente alla terapia a base di metadone (agonista puro), con la buprenorfina (agonista parziale) è possibile, d’accordo con la/il paziente e dopo la prima fase di aumento graduale, ridurre la dose nell’arco di pochi giorni.
  • Un’alternativa all’induzione è il «metodo bernese», che mantiene l’assunzione degli agonisti (legali e illegali) e, a fianco, aumenta lentamente le dosi di buprenorfina. Ciò permette di garantire un certo benessere, poiché si evita l’insorgere di sintomi di astinenza (in merito si rinvia alle raccomandazioni SSAM, p. 45).

La farmacia dell’Ospedale universitario di Basilea mette a disposizione un calcolatore per le dosi equivalenti di oppioidi.

 

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