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Effetti nocivi della nicotina e di altre sostanze fumate sul feto e sulla/sul neonata/o

  • Aumento della carbossiemoglobina nel feto. Il monossido di carbonio inalato passa attraverso la placenta e provoca nel feto una riduzione dell’assorbimento di ossigeno.
  • Riduzione dell’irrigazione sanguigna della placenta e del cervello, dovuta all’azione vasocostrittrice della nicotina.
  • Ciò comporta un’ipossia fetale e riduce l’assorbimento di sostanze nutritive.
  • Ne consegue un peso minore alla nascita.
  • La nicotina influisce sul feto mediante vasocostrizione e attivazione del sistema nervoso simpatico.
  • La nicotina agisce sulle zone cerebrali del feto, dove si trovano molti ricettori nicotinici dell’acetilcolina.

Aumentano i rischi di

  • peso ridotto alla nascita (in media da 200 a 300 g in meno)
  • ritardo dello sviluppo intrauterino
  • gravidanza ectopica
  • parto prematuro (+ 30%)
  • aborto spontaneo (+ 25%)
  • decesso improvviso della/del neonata/o (da 2 a 4 volte più frequente rispetto ai figli di donne che non fumano)
  • sintomi di astinenza
  • malformazioni specifiche (cheiloschisi, palatoschisi)
  • riduzione delle funzioni polmonari
  • allergie o asma
  • modifiche dello sviluppo cognitivo
  • ADHD
  • problemi psichiatrici durante l’adolescenza

In caso di consumo "moderato"

  • In caso di consumo moderato, ossia meno di 10 sigarette al giorno, aumentano i rischi di:
    • parto prematuro
    • nascita a termine ma con peso, lunghezza, stato funzionale di una/un prematura/o
    • circonferenza cranica ridotta al momento della nascita
    • morte endouterina
    • malattie delle vie respiratorie e asma (in età neonatale, infantile e adulta)
    • decesso improvviso della/del neonata/o
    • diabete di tipo II in età adulta
  • Non vi sono prove scientifiche che un consumo inferiore a 5 sigarette al giorno non comporti rischi per la gestante, il feto e il decorso della gravidanza.

 

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